Considerazioni generali sulla serata:
Serata finale del 71° festival della canzone italiana, Sanremo 2021.
Entra in gioco il televoto che sommato al voto delle precedenti serata costruisce la classifica finale.
Io darò il mio voto complessivo di preferenza a questo terzo ascolto.
Bel messaggio rivolto a tutti di Zlatan Ibrahimović.
Di seguito la cronaca della serata con i miei voti:
Inizia la serata con la banda musicale della Marina militare italiana che suona l’inno nazionale.
Escono passando in platea suonando l’inno al “San Marco”.
Iniziano le esibizioni.
- Ghemon: “Momento perfetto” – Brano un po’ ingenuo, specie nel testo (7-).
- Gaia: “Cuore amaro” – Si sbraccia per distrarre l’attenzione dal suo cantare sussurrato e piatto, in cui si mangia un bel po’ delle finali delle parole, senza alcun motivo (4).
- Irama: “La genesi del tuo colore” – Buon brano e il colore dell’anima è molto interessante come tema anche se forse esplicitato non a sufficienza nel testo del brano, lui molto bravo (8).
- Gio Evan: “Arnica” – Che delusione, se messo in giacca e camicia bianche, calzoni lunghi neri, m’è crollato un mito, ora non ha nemmeno un aspetto interessante, come cantante non è granché, si mangia le parole, il brano è un’accozzaglia di cose che con l’arnica non ha nulla a che fare (5).
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Fiorello canta un medley di brani di Little Tony, e con lui ho cantato anch’io, non potevo trattenermi!
Il prossimo anno augura un festival che vada male ma pieno di pubblico perché vorrà dire che le cose sono andate benissimo.
- Ermal Meta: “Un milione di cose da dirti” – Bella e semplice serenata moderna, dichiarazione d’amore semplice ma efficace, stasera al terzo riascolto mi ha dato un brivido d’emozione (10).
- Fulminacci: “Santa Marinella” – Lui bravissimo, musicalmente mi ricorda vagamente Battisti, molto efficace, il testo un po’ criptico, non male ma non esaltante (9).
Zlatan Ibrahimović.
- Francesco Renga: “Quando trovo te” – Non mi dice nulla anche se è una canzone che esprime amore, confusionaria, forse troppo netti i passaggi tra il piano e l’urlato (6½).
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- Extraliscio con Davide Toffolo: “Bianca luce nera” – Musicalmente è trascinante, il testo è quasi un tormentone ma non è lineare o coinvolgente (7½).
Serena Rossi presenta il nuovo programma la canzone segreta e canta “A te”.
- Colapesce Dimartino: “Musica leggerissima” – Sembra veramente una musica leggera leggerissima, quasi semplicissima con un testo che scorre anch’esso leggerissimo ma che nasconde invece molte riflessioni serie e sacrosante sull’importanza della musica, questo dovrebbero essere le canzoni: orecchiabili, semplici da cantare e imparare ma in grado di comunicare anche cose serie con leggerezza, bravi (10-).
Spot TIM.
- Malika Ayane: “Ti piaci così” – Lei è brava ma non mi piace, si mangia qualche parola e non si capisce tutto, il testo non ha molto senso, non ha un filo logico chiaro (6= ).
Fiorello parla del pubblico degli spettacoli d’opera.
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- Francesca Michielin e Fedez: “Chiamami per nome” – Il brano musicalmente non è male ma il testo non è lineare e l’esecuzione dei due non è ben legata con esso (6- ).
Ornella Vanoni canta alcuni dei suoi più grandi successi.
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Ornella Vanoni accompagnata al piano da Francesco Gabbani canta “Un sorriso dentro al pianto”.
- Willie Peyote: “Mai dire mai (La locura)” – Brano di denuncia dell’attualità e della musica di moda, testo ben scritto, musica travolgente, peccato per l’inutile porolaccia che fa crollare il voto (5+).
Zlatan Ibrahimović.
Tecla Insolia che interpreterà Nada nel film “La bambina che non voleva cantare”.
- Orietta Berti: “Quando ti sei innamorato” – Meravigliosa lei, la musica e le parole, l’ho cantata tutta con brivido sul finale (10+).
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- Arisa: “Potevi fare di più” – Lei bravissima, bel brano ma il messaggio è triste e non mi piace (8½).
Giovanna Botteri.
- Bugo: “E invece sì” – Una canzone ben composta con un testo che punta a evidenziare la normalità, per me più adatta allo Zecchino d’oro, non eccezionale ma di valore (8+).
Amadeus assegna il premio “Città di Sanremo” a Fiorello.
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- Måneskin: “Zitti e buoni” – Sono bravissimi ma, come dice ripetutamente nel testo, fuori di testa, peccato, specie per le parolacce multiple (3+).
Spot Liguria.
Achille Lauro con Giacomo Castellana.
- Madame: “Voce” – Abbastanza ripetitiva, testo poco vario, se vuole che la sua voce sopravviva 100 anni a lei (come dice nel testo) dovrebbe cominciare a farla sentire non modificata artificialmente e magari non mangiarsi le parole (6).
Federica Pellegrini e Alberto Tomba presentano i due loghi in lizza per diventare il logo ufficiale delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 che verrà scelto dal pubblico.
- La rappresentante di lista: “Amare” – Troppo ripetitiva nel testo anche se il messaggio c’è e la musica è coinvolgente (7).
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Umberto Tozzi.
Zlatan Ibrahimović regala le maglie del Milan a Fiorello e Amadeus.
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- Annalisa: “Dieci” – Corrono le parole, troppe, fatico a seguirle (sarà l’ora? 1:00), alcune le perdo (6+).
- Coma_Cose: “Fiamme negli occhi” – Brano carino, musica carina, loro carini, testo d’amore carino, nulla di entusiasmante ma gradevole, simpatico il finale con una candela-anello che accendono a simboleggiare la fiamma accesa dell’amore (8= ).
Achille Lauro presenta il successivo cantante.
- Lo stato sociale: “Combat pop” – Ottima musica, cantano anche a più voci, testo di denuncia della società moderna con ironia, peccato per la parolaccia (5½).
- Random: “Torno a te” – Lui è un disastro, la zeppola non si può sentire, la musica è poverissima, l’unica cosa buona è il testo (5-).
- Max Gazzè: “Il farmacista” – Brano divertente di denuncia agli spacciatori di false panacee a tutti i mali e lui la zeppola la sa usare a proprio vantaggio, non come difetto (9= ).
- Noemi: “Glicine” – Non male ma molto ripetitiva (7+).
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- Fasma: “Parlami” – Perché mi devi rovinare con una voce falsata un brano che ha una bella musica energetica e un testo discreto, anche se poco vario? Non lo accetto (4½).
- Aiello: “Ora” – Testo povero e parolacciato, lui urla senza motivo, si è pure definito “scomposto” da solo al termine dell’esibizione e purtroppo si vede e, peggio, si sente (2).
Gaudiano, vincitore di Sanremo giovani.
La mia classifica finale è la seguente, quella ufficiale sta sotto:
- Orietta Berti (10+).
- Ermal Meta (10).
- Colapesce Dimartino (10- ).
- Fulminacci (9).
- Max Gazzè (9= ).
- Arisa (8½).
- Bugo (8+).
- Irama (8).
- Coma_Cose (8= ).
- Extraliscio con Davide Toffolo (7½).
- Noemi (7+).
- La rappresentante di lista (7).
- Ghemon (7- ).
- Francesco Renga (6½).
- Annalisa (6+).
- Madame (6).
- Francesca Michielin e Fedez (6- ).
- Malika Ayane (6= ).
- Lo stato sociale (5½).
- Wllie Peyote (5+).
- Gio Evan (5).
- Random (5- ).
- Fasma (4½).
- Gaia (4).
- Måneskin (3+).
- Aiello (2).
Classifica ufficiale generale finale:
- ?
- ?
- ?
- Colapesce Dimartino.
- Irama.
- Willie Peyote.
- Annalisa.
- Madame.
- Orietta Berti.
- Arisa.
- La rappresentante di lista.
- Extraliscio e Davide Toffolo.
- Lo stato sociale.
- Noemi.
- Malika Ayane.
- Fulminacci.
- Max Gazzè.
- Fasma.
- Gaia.
- Coma_Cose.
- Ghemon.
- Francesco Renga.
- Gio Evan.
- Bugo.
- Aiello.
- Random.
I primi tre vengono sottoposti a un secondo televoto per determinare la classifica finale.
Paolo Vallesi, Michele Zarrillo, Riccardo Fogli.
Dardust.
Assegnazione premi:
Premio della critica “Mia Martini” assegnato dalla sala stampa a Willie Peyote.
Premio “Lucio Dalla” assegnato dalla sala stampa, radio, TV, web a Colapesce Dimartino.
Premio “Sergio Bardotti” miglior testo assegnato dalla commissione musicale a Madame.
Premio “Giancarlo Bigazzi” miglior composizione musicale assegnato dall’orchestra a Ermal Meta.
Primi 3 classificati:
- Måneskin.
- Francesca Michielin e Fedez.
- Ermal Meta.
I Måneskin vincono il 71° festival di Sanremo col 40,7% di voti a cui ha contribuito significativamente il televoto con ben il 53,5% di voti.
Son bravi, se lo meritano, anche se nel testo potevano fare di meglio, molto meglio.