67° Festival di Sanremo: prima serata 7/2/2017

Ricomincia la maratona canora del Festival della canzone italiana giunto alla sessantasettesima edizione.
Stasera a Sanremo si sono esibiti i primi 11 big; 3 di loro sono a rischio eliminazione e la sera delle cover si esibiranno di nuovo per poter rientrare in finale.
Quest’anno ho scritto quanto accaduto durante la prima puntata in ordine cronologico, senza dividere i cantanti in gara dal resto.

– Apertura con tutti i più grandi successi del Festival mostrati con spezzoni dei video originali (non tutti brani vincitori) da “L’edera” di Nilla Pizzi a “Nessun grado di separazione” di Francesca Michielin, poi ritorno indietro al 1967 con “Ciao amore” di Luigi Tenco di cui ricorre il 50° anno dalla morte.
– Video presentazione dei vari “big”, molti non proprio conosciutissimi al grande pubblico…

– Inizio ufficiale della serata con Tiziano Ferro che canta “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco sul palco buiocon luce solo su di lui e immagine in bianco e nero, poi i proiettori dietro di lui si accendono a raggera, sembra una scenografia d’epoca; l’orchestra continua a suonare il brano quando lui termina di cantare, scende nella platea e se ne va salutando con un inchino.
– Sigla con giochi di luce sul palco (l’immagine torna a colori), l’orchestra, disposta ai lati del palco, in parte su due balconate, suona “Vedrai vedrai” di Luigi Tenco.
– Entra Carlo Conti dal centro, la quinta diventa uno sfondo di fiori azzurri, presenta i numeri del televoto, poi Maria De Filippi, emozionata, entra senza scendere la scala, gli regala una rosa bianca e manda una frecciata a Donald Tramp per la chiusura delle frontiere.

– Inizia la gara.

1) Giusy Ferreri: “Fa talmente male” (Casalino, Cata, Takagi, Ketra); nulla di particolarmente originale ma è orecchiabile e con ritornello ripetuto molto insistentemente che aiuta (8+).
2) Fabrizio Moro: “Portami via (Moro, Cardelli); nella parte iniziale è stato un po’ incerto, bel testo, brano con un buon crescendo e finale dolce ma poco memorizzabile e la voce di lui sugli alti non mi piace, troppo roca (8).

– La tradizionale scala si compone salendo a cerniera dal pavimento come 10 travi inclinate a sbalzo con gradini in parte trasparenti, usata anche come elemento scenografico.
– Entra Raoul Bova con un breve scambio di battute e poi presenta il cantante successivo.

3) Elodie: “Tutta colpa mia (Marrone, Angiuli, Pollex, Cianciola); bella voce (io mai sentita prima), brava, brano orecchiabile, testo abbastanza facile da seguire (8½).

– I rappresentanti degli eroi italiani: Guardia di Fianza, Croce Rossa, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Genio dell’Esercito, Protezione Civile, Vigili del Fuoco con racconti di storie vissute nei recenti eventi tragici di terremoto, slavina sull’Hotel Rigopiano e paesi isolati per la neve.

4) Lodovica Comello: “Il cielo non mi basta” (Di Martino, Abbate, Faini, Ferraguzzo); brano semplice, ripetitivo e un po’ scontato, lei brava ma con qualche leggera imprecisione (7½).

– Copertina di Maurizio Crozza, travolgentemente e tragicamente comico.

5) Fiorella Mannoia: “Che sia benedetta” (Amara, Mineo); un elogio alla vita, bel brano, bella interpretazione magnetica anche se all’inizio c’è stata qualche piccola sbavatura (10-).
6) Alessio Bernabei: “Nel mezzo di un applauso” (Casalino, Faini, Casagrande); in discoteca potrà anche andare bene ma non lascia nulla, mi sono quasi estraniato (6½).

– Ospite: Tiziano Ferro che canta “Potremo ritornare”, poi “Il mestiere della vita” con Carmen Consoli.

7) Albano: “Di rose e di spine” (Fabrizio, Carrisi, Astarita); la classe non è acqua, peccati sia un po’ rauco ed il brano un po’ lento (9+).

– Raul Bova presenta l’associazione “Io ci sono” pro terremotati.

8) Samuel (dei Subsonica): “Vedrai” (Samuel, Rigano, Onori); ha un discreto ritmo ma è ripetitivo al punto di diventare noiosa (8-).

– Antonio Albanese e Paola Cortellesi cantano “Un mondo di parole” impersonando Nicola e Valeria del loro nuovo film “Mamma o papà”.

9) Ron: “L’ottava meraviglia” (Del Forno, Ron, Caprara, Mangia); bel brano, ben strutturato, sale, cresce, conclude, in due tempi, testo d’amore buono, non è molto coinvolgente e memorizzabile subito ma valido (9½).

– Ospiti due studenti per la campagna “Ma basta” contro il bullismo.

10) Clementino: “Ragazzi fuori” (Maccaro, Rizzo, Lombroni, Capalbo, Tognini); il brano funziona, buono anche se non mi piace molto il genere (9-).

Ospite: Ricky Martin che canta un po’ di suoi successi.

11) Ermal Meta: “Vietato morire” (Ermal Meta); il messaggio del bravo ha valore ma musicalmente, pur suonando bene, ha troppo contrasto tra le parti basse e quelle alte al punto che sembrano quasi slegate (9).

– Ospite: Diletta Leotta, commentatrice calcistica vittima di un furto di dati informatici.
– Ubaldo Pantani si spaccia per Bob Dylan.
– Ospite Rocio Munoz Morales.
– Ospiti i Clean bandits.
– Ospiti due atleti alti più di 2 metri, una pallavolista ed un cestista delle rispettive nazionali italiane.
– Rocco Tanica dalla sala stampa.
I tre momentaneamente esclusi dalla finale in quanto meno votati sono Ron, Clementino e Giusy Ferreri.

Appuntamento a domani con gli altri 11 brani.

Ciao, Igor

Pubblicato da igorfree

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