72° Festival di Sanremo: serata finale 5/2/2022

Considerazioni generali sulla serata:

Anche quest’anno siamo giunti alla fine del festival di Sanremo.

L’inizio è affidato alla banda della Guardia di Finanza che, già schierata sul palco, suona “Il canto degli italiani”, il nostro inno nazionale, che poi esce suonando la marcia “Armi e brio”.

Stasera le votazioni saranno effettuate dal televoto eccetto le prime tre in classifica che saranno rivotate da tutte le giurie oltre che dal televoto.

Io valuterò i brani complessivamente per come risultano e se riescono a darmi un’emozione, valutandole eccezionalmente senza considerare le “paroline” per me tanto fastidiose, un po’ perché sono stanco e assonnato, un po’ perché sono state usate in modo non predominante e quindi voglio lasciarmi andare a una classifica senza penalità, anche se non concordo affatto col loro utilizzo.

Mi sono anche lasciato andare a qualche commento sulla “fauna” dei cantanti, oggi chiudo in leggerezza.

  • Matteo Romano: “Virale” – Parti con parole eccessivamente scandite, altre con parole cantate troppo di corsa, il testo non ha nulla di eccezionale, lui discreto (7-).
  • Giusy Ferreri: “Miele” – Esiste già una canzone famosa con questo titolo, non potevano sceglierne un altro tipo “Spero ti porti da me”?! Brano carino, orecchiabile, testo sull’amore abbastanza semplice e ripetitivo, nulla di eccezionale ma almeno la musica resta in testa (8).
  • Rkomi: “Insuperabile” – La musica della chitarra è trascinante così come il ritornello anche se le parole non mi entusiasmano, lui, nonostante la pronuncia, è bravo nel canto ed è padrone del palco come un vecchio artista di grande esperienza (8½).

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Sabrina Ferilli entra e paventa un settennato a Sanremo anche per Amadeus, dopo Mattarella alla presidenza della repubblica.

  • Iva Zanicchi: “Voglio amarti” – Se il brano fosse un po’ meno lento sarebbe più d’effetto, più passionale visto il tema d’amore trattato, la melodia è bella e memorizzabile, le parole un po’ ripetitive ma sensate, lei splendida, quasi da brivido (9+).
  • Aka 7even: “Perfetta così” – Non male, musica trascinante, lui bravo, forse troppo urlata e troppo ripetuto il ritornello che comunque è da tormentone (8-).
  • Massimo Ranieri: “Lettera di là dal mare” – Il ritornello è coinvolgente ma le strofe, pur raccontando bene e con intensità una storia di migrazione che rende importante questo brano, non riescono a entrare in testa, forse a causa della costruzione del testo non facile da collegare mentalmente alla musica, lui un interprete fantastico (8+).

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  • Noemi: “Ti amo non lo so dire” – A Noemi s’è rotto uno specchio ed ha pensato di attaccare i pezzi al vestito… A parte gli scherzi sul vestito, il ritornello è trascinante e fa ballare tutti anche se dà l’idea di qualcosa di già sentito, lei brava ma nelle strofe l’impressione è quella di un vuoto musicale, il testo è poco legato, non c’è un filo conduttore chiaro (7=).
  • Fabrizio Moro: “Sei tu” – Un piccolo brivido mentre cantava me lo ha dato, bel brano, forse non facilmente orecchiabile ma ben costruito ed interpretato con passione (9½).
  • Dargen D’Amico: “Dove si balla” – Lui comico durante la presentazione, brano trascinante, fa ballare tutto il teatro (10=).

Sabrina Ferilli ironizza sullo spazio datole sul palco per parlare di qualcosa ma di tutti gli argomenti non le sembrava il caso, simpatica e brava.

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  • Elisa: “O forse sei tu” – Lei eterea, bel brano ma alla fine risulta un po’ ripetitivo, passando dal quasi emozionante al quasi noioso (9=).
  • Irama: “Ovunque sarai” – Stasera è rimasto impigliato in una rete anti frana, la prima sera in una ragnatela gigante, ma cammina a occhi chiusi?! Vestito a parte, è bravo ed ha un suo stile di canto che da un lato lo rende unico, dall’altro fa sembrare i suoi brani molto simili, interpretazione intensa e coinvolgente, più dello stesso brano che esegue, comunque buono (9-).

World Nutella Day.

Dal gruppo sportivo dell’Aeronautica Militare, la nazionale di ginnastica ritmica: le farfalle.

  • Michele Bravi: “Inverno dei fiori” – Mi annoia, anche se la musica non lo è, il brano risulta piatto forse perché lui è rauco e quasi afono (6).

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  • La rappresentante di lista: “Ciao ciao” – Vestiti come “Miss The End”, lei sembra una coppa rovesciata. A parte i vestiti improbabili, il brano è leggero e travolgente e il pubblico in sala li segue (9).
  • Emma: “Ogni volta è così” – Lei è brava e trasmette una grande energia ma il brano non mi coinvolge per nulla, forse perché la musica che accompagna il canto è piatta e monotona, schiacciando la bravura di Emma (6-).
  • Mahmood e Blanco: “Brividi” – Gli unici brividi me li danno quando duettano, gli unici a farlo e pure bene, per il resto invece mi fanno venire l’orticaria, soprattutto Mahmood che sbiascica le parole quindi farò una media (7½).
  • Highsnob e Hu: “Abbi cura di te” – Paradossalmente i più tatuati e piercingati stasera sono tra i più sobriamente vestiti. Bravi ma freddi anche se il brano tratta di un tema tutt’altro che freddo e anche se la musica riempie e avvolge l’ascoltatore (6+).

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Marco Mengoni e Filippo Scotti leggono i messaggi di odio che si vedono nei social e ricordano gli articoli 22 e 3 della Costituzione italiana poi Scotti invita alla liberazione da questi pesi dell’anima dati da altri e Mengoni canta “L’essenziale”.

(plenitude)

  • Sangiovanni: “Farfalle” – Sangiovanni mette la sciarpa del Milan ad Amadeus (interista), Amadeus ci ride, gran signore. La canzone è carina, il ritmo è incalzante e trascina il pubblico, il testo è ripetitivo ma per un brano del genera non è un problema, da tormentone, peccato che lui, pu essendo intonato ed avendo una voce particolare non sappia cantare, prende fiati a caso e taglia le finali delle frasi (6½).
  • Gianni Morandi: “Apri tutte le porte” – Energia allo stato puro sin dalla prima nota dell’orchestra, porta allegria, mi fa ballare seduto sulla sedia e l’intermezzo lento offre anche un attimo di intimità e d’amore prima di riprendere a ballare, “fai entrare il sole” perché come il sole questa canzone fa accumulare endorfine e vitamina D (10).

Sabrina Ferilli ricorda Lucio Dalla e l’orchestra esegue brevemente la sua “Felicità” a 10 anni dalla sua scomparsa.

  • Ditonellapiaga e Rettore: “Chimica” – Donatella saluta e scherza in veneto. Il ritornello è travolgente, il brano funziona e l’intermezzo romantico prepara a spingere l’acceleratore col ritmo sul finale, c’è anche ironia che non guasta (10-).

Collegamento con la nave, Orietta Berti vestita da fata turchina.

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Dal teatro Colosseo della nave Costa Toscana, Fabio Rovazzi suona il piano e canta “Che cosa c’è”, poi con Orietta Berti “Parole parole”, cambiando qualche parola, molto simpatici e bravi.

  • Yuman: “Ora e qui” – Come ha fatto notare la Ferilli è venuto in pigiama, vista l’ora (mezzanotte). Il brano musicalmente non è male anche se non entusiasmante ma le parole non funzionano granché e lui non si capisce nemmeno bene, si mangia parte delle parole troncandole (6=).

(video Liguria)

  • Achille Lauro con Harlem Gospel Choir: “Domenica” – Entra in rosa con un bicchiere in mano (sarà spumante?). Musicalmente funziona molto bene, il testo è un’accozzaglia di tanti momenti di vita ma è il suo stile e sebbene non ami come canta è bravo e fa finta di troncare le parole, senza troncarle, e questo fa una bella differenza con altri sentiti prima, il coro non fa nulla di particolare, sprecato ma riempie molto bene in voce e scenograficamente (8=).

Anteprima del musical “Ballo ballo (Explota explota)” dedicato a Raffaella Carrà.

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  • Ana Mena: “Duecentomila ore” – Ad Amadeus non ne va bene una, lui e la Ferilli vestiti di nero ed Ana Mena vestita di rosso (rosso-nero come il Milan). La musica è martellante ed energetica “quando la notte arriva” ed andrebbe urlato ma essendo lei quasi afona il livello di voce non cambia per tutto il brano rendendolo totalmente piatto in contrasto con la forza della musica che accentua questo sbilanciamento (5+).
  • Tananai: “Sesso occasionale” – La musica è simpatica ma il testo non mi piace e anche lui non è granché preciso, per non parlare delle vocali pronunciate male (5½).

Collegamento con il padiglione Italia all’EXPO di Dubai.

  • Giovanni Truppi: “Tuo padre, tua madre, Lucia” – L’uomo con la canottiera. Bella voce calda ma non la modula e quindi risulta un’interpretazione fredda mentre il brano richiederebbe variazioni evidenti nel colore della voce, peccato (7).

Amadeus consegna i fiori alla moglie in prima fila con tanto di bacio, poi sale in galleria per presentare l’ultima canzone in gara.

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  • Le vibrazioni: “Tantissimo” – Finalmente Beppe Vessicchio, attesissimo, dirige un brano in gara e chiude così il festival. La musica riempie di suono il teatro eppure il brano mi lascia indifferente, non è stata azzeccata l’alchimia e le parole non trascinano (7+).

Marco Mengoni canta “Mi fiderò”.

Classifica finale dal 25° al 4° posto:

  1. FINALISTI
  2. FINALISTI
  3. FINALISTI
  4. Irama.
  5. Sangiovanni.
  6. Emma.
  7. La rappresentante di lista.
  8. Massimo Ranieri.
  9. Dargen D’Amico.
  10. Michele Bravi.
  11. Matteo Romano.
  12. Fabrizio Moro.
  13. Aka 7even.
  14. Achille Lauro con Harlem Gospel Choir.
  15. Noemi.
  16. Ditonellapiaga e Rettore.
  17. Rkomi.
  18. Iva Zanicchi.
  19. Giovanni Truppi.
  20. Highsnob e Hu.
  21. Yuman.
  22. Le vibrazioni.
  23. Giusy Ferreri.
  24. Ana Mena.
  25. Tananai.

I finalisti sono, in ordine di sorteggio e non di classifica:

  • Elisa: “O forse sei tu”.
  • Gianni Morandi: “Apri tutte le porte”.
  • Mahmood e Blanco: “Brividi”.

Tutte le giurie ripeteranno la votazione per i tre rimasti in gara: demoscopica, sala stampa e televoto da casa.

Sabrina Ferilli recita: “Ode ad Ama” dedicata ad Amadeus ed ai suoi tre festival consecutivi tutti in crescendo.

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Orietta Berti sul palco dell’Ariston canta “Luna piena”.

Fabio Rovazzi canta con Amadeus che deve rappare “Senza pensieri”.

Premi speciali:

  • Premio della critica “Mia Martini” a Massimo Ranieri con “Lettera di là dal mare”.
  • Premio della sala stampa “Lucio Dalla” a Gianni Morandi con “Apri tutte le porte”.
  • Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo assegnato dalla commissione musicale a Fabrizio Moro con “Sei tu”.
  • Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale assegnato da musicisti e coristi dell’orchestra, consegnato dal maestro Leonardo De Amicis a Elisa con “O forse sei tu”.

Classifica finale della 72^ edizione del festival di Sanremo:

  1. Mahmood e Blanco.
  2. Elisa.
  3. Gianni Morandi.

Faccio solo un commento: quante volte ho criticato chi non ha duettato, pur potendo, limitandosi a cantare in due all’unisono?

Sono contento per loro che un duetto semplice ma molto ben fatto (la parte migliore della canzone visto che quando canta Mahmood da solo è quasi incomprensibile) abbia pagato e anche molto bene.

Detto questo ecco la mia classifica di stasera:

  1. Gianni Morandi: “Apri tutte le porte” (10).
  2. Ditonellapiaga e Rettore: “Chimica” (10-).
  3. Dargen D’Amico: “Dove si balla” (10=).
  4. Fabrizio Moro: “Sei tu” (9½).
  5. Iva Zanicchi: “Voglio amarti” (9+).
  6. La rappresentante di lista: “Ciao ciao” (9).
  7. Irama: “Ovunque sarai” (9-).
  8. Elisa: “O forse sei tu” (9=).
  9. Rkomi: “Insuperabile” (8½).
  10. Massimo Ranieri: “Lettera di là dal mare” (8+).
  11. Giusy Ferreri: “Miele” (8).
  12. Aka 7even: “Perfetta così” (8-).
  13. Achille Lauro con Harlem Gospel Choir: “Domenica” (8=).
  14. Mahmood e Blanco: “Brividi” (7½).
  15. Le vibrazioni: “Tantissimo” (7+).
  16. Giovanni Truppi: “Tuo padre, tua madre, Lucia” (7).
  17. Matteo Romano: “Virale” (7-).
  18. Noemi: “Ti amo non lo so dire” (7=).
  19. Sangiovanni: “Farfalle” (6½).
  20. Highsnob e Hu: “Abbi cura di te” (6+).
  21. Michele Bravi: “Inverno dei fiori” (6).
  22. Emma: “Ogni volta è così” (6-).
  23. Yuman: “Ora e qui” (6=).
  24. Tananai: “Sesso occasionale” (5½).
  25. Ana Mena: “Duecentomila ore” (5+).

Vedremo se anche all’Eurovision Song Contest, che si terrà a Torino fra tre mesi, il duetto di Mahmood e Blanco funzionerà.

Pubblicato da igorfree

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