Festival di Sanremo: seconda serata 15/2/2012

Non ho fatto in tempo a preparare la pagina di accesso al sito, lo farò in mattinata, prima di partire per San Ginesio (venerdì riapre la scuola), così che potrete accedere al nuovo sito o scegliere il vecchio per vedere i moltissimi contenuti (quasi tutti) che ancora non sono presenti nel nuovo.

Stasera molta musica (22 brani totali più le canzoni de “i soliti idioti”) e divertimento con i molti intermezzi comici che ci sono stati.
L’anteprima è stata realizzata dai soliti idioti con la consegna della giacca di Gianni Morandi in teatro alla signorina in biglietteria che l’ha ridotta in brandelli.
La serata inizia quindi con Morandi senza giacca e la colpevole gliene porta sul palco una da capitano che non c’entra nulla con uno smoking.

Intanto il balletto di apertura ha avuto come sottofondo la voce di Martin Luther King mentre c’era la contrapposizione di bianchi e neri che poi si sono mescolati ballando insieme sulla linea rossa di divisione che poi è stata tolta. Molto coinvolgente.

Stasera la gara canora ha visto affrontarsi tutti i cantanti, sia i “big” che gli 8 nuovi talenti scelti sul web da “Sanremo social” (6) e dall’accademia sanremese (2) tra più di 1.500 brani proposti.
Alla fine sono stati eliminati 4 per ogni categoria e domani sera due dei 4 big eliminati potranno essere ripescati.
Purtroppo il sistema di eliminatoria delle nuove proposte è ingiusto poiché prevede lo scontro diretto di due alla volta, uno contro uno, tra i quali di volta in volta si sceglie chi passa e chi torna a casa. Pessima idea visto che gli scontri erano impari ed alcuni meritavano entrambi di essere promossi mentre altri scontri potevano benissimo prevedere l’eliminazione di entrambi i contendenti.

Stasera, oltre alle belle e brave Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis è arrivata anche la guarita e tanto attesa Ivana Mrazova, chiamata da Morandi Ivanka come fa pure la nonna della giovane e bella modella, alta, con una bocca tutta denti ed una risatina da “tonta” che mette allegria ogni volta che le esce. A fine serata s’è cimentata in un balletto di Franco Miseria e quel che è riuscita a fare era proprio al limite della Miseria ma la scusa della recente malattia m’impedisce d’infierire…

I soliti idioti hanno fatto molti interventi durante la serata interpretando i vari personaggi che li hanno resi famosi.
Tra gli interventi è stato rivisitata la famosa interruzione del festival con l’operaio che voleva buttarsi dalla balaustra e Baudo che lo ha fatto scendere, questa volta con Morandi la caduta “scenica” c’è stata, i due gay hanno cantato una canzone “a tema” ed alla fine uno ha anche baciato sulla bocca Morandi ed in chiusura, dopo i complimenti, hanno cantato una canzone augurando il buongiorno (e vorrei ben vedere, era ormai l’una dunque quasi mattina!).

Ospite (a fine gara) è stato il DJ francese Martin Solveig che poi è fuggito, dopo aver cantato, di fronte alla successiva esibizione del locale “DJ Papaleo”.

Ed ora veniamo alla gara canora.

Questa sera sono riuscito a segnarmi anche i direttori d’orchestra ed è giusto, come sempre, segnalare anche loro.
Ho espresso nuovamente i miei giudizi ricalibrandoli sul nuovo ascolto ed ho giudicato le nuove proposte in gara risultando tendenzialmente in contrasto con le valutazioni che hanno avuto da casa (erano valutati con il televoto invece che con la giuria in sala).
Confermo che per me i quattro migliori sono Samuele Bersani (un pallone), Gigi D’Alessio e Loredana Bertè (respirare), Piedravide Carone e Lucio Dalla (Nanì) ed Arisa (la notte). Di questi solo due si sono classificati…
Per i giovani i 4 che avrei fatto passare sono Bidiel (sono un errore), Erica Mou (nella vasca da bagno del tempo), Giordana Angi (incognita poesia), Celeste Gaia (Carlo). Comunque non ho rilevato eccellenze anche se alcuni degli esclusi secondo me avrebbero meritato di più arrivare in finale e non è ditto che non possano avere successo finito il festival.

Ecco l’elenco delle canzoni “BIG”, in ordine di esecuzione, con commento e voto appuntati a caldo:
  • Nina Zilli: per sempre (di Casalino, Zilli – direttore: Beppe Vessicchio) -> Non riesco a seguirla, mi distraggo perché è troppo costante lo svolgimento del brano e stasera lei è più emozionata e timorosa. (8)
  • Arisa: la notte (di Giuseppe Anastasi – direttore: Mauro Pagani) -> Bella canzone, equilibrata in musica e parole, lei perfetta e dal canto dolcissimo; e si riesce anche a cantare il ritornello. (10+)
  • Gigi d’Alessio e Loredana Bertè: respirare (di D’Alessio, D’Agostino – direttore: Adriano Pennino) -> Grande energia, stasera Loredana Bertè è stata perfetta, scenografici e d’impatto. (10-)
  • Pierdavide Carone e Lucio Dalla: Nanì (di Carone, Dalla – direttore: Lucio Dalla oltre a partecipare al canto) -> Ottimo brano, ben musicato dall’inizio fino all’ultima nota e molto ben interpretato. (9½)
  • Matia Bazar: sei tu (di Golzi, Cassano, Perversi – direttore: Peppe Vessicchio) -> Discreto, poteva variare di più, soprattutto il testo. (8=)
  • Eugenio Finardi: e tu lo chiami Dio (di Roberta Di Lorenzo – direttore: Carlo Gaudiello) -> Ha un suo fascino ma non riesco a capire il brano nel suo complesso. (7=)
  • Emma: non è l’inferno (di Silvestre, Sala, Palmosi – direttore: Pino Perris) -> Lei brava e piena di energia, la canzone è buona con un messaggio serio ma non è adatta a lei. (7½)
  • Marlene Kuntz: canzone per un figlio (di Godano, Tesio, Bergia – direttore: Vittorio Cosma) -> C’è energia eppure mi lascia perplesso. (7-)
  • Irene Fornaciari: grande mistero (di Davide Van de Sfroos – direttore: Max Marcolini) -> Per ballare in discoteca andrà benissimo ma è difficile seguire il testo. (9=)
  • Samuele Bersani: un pallone (di Samuele Bersani – direttore: Vittorio Cosma) -> Pure le scarpe da calcio ha messo, bravo e brano molto azzeccato. (10)
  • Chiara Civello: al posto del mondo (di Civello, Tejera – direttore: Peppe Vessicchio) -> Lei bravissima, peccato per il testo poco variato. (8+)
  • Noemi: sono solo parole (di Fabrizio Moro – direttore: Enrico Melozzi) -> Molto brava, testo buono ma poco variato. (8-)
  • Francesco Renga: la tua bellezza (di Renga, Mancino, Faili – direttore: Peppe Vessicchio) -> Tanta energia per dire quattro cose. (7)
  • Dolcenera: ci vediamo a casa (di Dolcenera – direttore: Fabio Gurian) -> Energetica, la canzone funziona e non annoia. (8½)
Gli esclusi dalla giuria sono stati Gigi d’Alessio e Loredana Bertè, Irene Fornaciari, Marlene Kuntz, Pierdavide Carone e Lucio Dalla. Domani sera c’è il ripescaggio e spero proprio che i due meritevolissimi duetti siano quelli a rientrare in gara.

Ed ora l’elenco delle canzoni “SOCIAL”, in ordine di esecuzione, con commento e voto appuntati a caldo:
  • Alessandro Casillo: è vero (che ci sei) (M. Bassi, E. Bassi) -> Bravo ma è giovane (15 anni) e non ha qualità che lo potrebbero rendere unico, brano energetico ma un po’ monotono. (7½)
  • Giordana Angi: incognita poesia (Giordana Angi) -> Brava cantautrice diciottenne, bel brano ma il testo è un po’ particolare e non fila in maniera lineare. (8½)
  • Iohosemprevoglia: incredibile (Vittorio Nacci) -> Canzone un po’ ingenua e ripetitiva/monotona, musica appena sufficiente per questo gruppo. (6½)
  • Celeste Gaia: Carlo (Celeste Gaia) -> Brava e spigliata cantautrice ventunenne , canzone semplice ma ha un filo conduttore che regge bene e non annoia. (8+)
  • Erica Mou: nella vasca da bagno del tempo (Erica Mou) -> Bella canzone che si chiude con una parola d’amore perfetta, peccato che sia musicalmente un po’ monotona. (9-)
  • Bidiel: sono un errore (M. Madonia, B. Madonia) -> Affiatati, suonano e cantano come si deve, si sente un’ispirazione ai Beatles; canzone semplice ma accattivante. (9)
  • Marco Guazzone: guasto (Guazzone, Ceruti, Costantini) -> Bravo, ben costruito ma il testo non è entusiasmante. (8)
  • Giulia Anania: la mail che non ti ho scritto (Anania, Faini, Cecere) -> Brava ma semplice. (8-)

A passare in finale sono stati Alessandro Casillo (è vero), Iohosemprevoglia (incredibile), Erica Mou (nella vasca da bagno del tempo), Marco Guazzone (guasto).


Anche per oggi è tutto (e stavolta ho fatto le 3:30).

A domani, Igor

Pubblicato da igorfree

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