Questa sera c’è stata una doppia gara: gli altri 7 cantanti/gruppi famosi hanno presentato i propri 14 brani e si sono esibiti anche i primi quattro giovani, dei quali due sono stati promossi alla finale che si svolgerà venerdì sera in cui sarò decretata la nuova proposta vincitrice.
- Modà – “Se si potesse non morire” (autore: Francesco Silvestre): buon testo, inizio dolce, poi cresce, però ci si perde dopo un po’ di ascolto, il finale è debole (3/8, voto 8- ).
- Modà – “Come l’acqua dentro il mare” (autore: Francesco Silvestre): testo d’amore che “non può finire, come l’acqua dentro il mare” (5/8, voto 8½).
- Simone Cristicchi – “Mi manchi” (autori: Cristicchi, Di Salvo, Pacco): particolare canzone d’amore, “mi manchi, come al cacio dai maccheroni”, sembra elementare ma in realtà è ben studiata ed articolata, peccato che abbia preso qualche nota non perfettamente (2/8, voto 7).
- Simone Cristicchi – “La prima volta (che sono morto)” (autori: Cristicchi, Pari): son rimasto incantato, canzone in pieno stile Cristicchi (6/8, voto 9½).
- Malika Ayane – “Niente” (autore: Giuliano Sangiorgi): brano un po’ monotono sia nella musica che nelle parole (3/8, voto 6+).
- Malika Ayane – “E se poi” (autore: Giuliano Sangiorgi): non entusiasmante, quasi noioso ma più variato dell’altro brano (5/8, voto 6½).
- Almamegretta – “Mamma non lo sa” (autori: Della Volpe, Polcani, Tesone): testo interessante anche se poco vario (3/8, voto 7).
- Almamegretta – “Onda che vai” (autori: Federico e Domenico Zampaglione): crea un’atmosfera particolare, ma lì finisce (5/4, voto 7½).
- Max Gazzè – “I tuoi maledettissimi impegni” (autori: Francesco e Max Gazzè, Buzzanca): niente di eccezionale, sa di già sentito (2/8, voto 8).
- Max Gazzè – “Sotto casa”(autori: Francesco e Max Gazzè, De Benedittis): energica e dal testo ben studiato (6/8, voto 9+).
- Annalisa – “Scintille” (autori: Faini, Galbiati): gran ritmo ed allegria, coinvolgente (5/8, voto 9).
- Annalisa – “Non so ballare” (autore: Ermal Meta): magico ma sempre uguale, alla fine risulta monotono (3/8, voto 8+).
- Elio e le Storie Tese – “Dannati forever” (autori: Belisari, Conforti, Civasoni, Fasani): per come è scritta domani la canteranno tutti (4/4, voto 10).
- Elio e le Storie Tese – “La canzone mononota” (autori: Belisari, Conforti, Civasoni, Fasani ): grande virtuosismo e dimostrazione di cultura musicale sul concetto della canzone su una nota sola, di certo non monotona; solo un piccolo appunto: nella canzone si citano vari esempi di brani analoghi nella musica ma non l’esempio perfetto che io personalmente, col quintetto “Viva la musica”, canto da tempo ossia la fuga parlata “Parade”, scritta a tre parti su una nota sola da Lawrence Eismai, docente al Queens college di New York (4/4, voto 10+).
- Renzo Rubino – “Il postino (amami uomo)” (autori: Rubino, Rodini): canzone sull’amore tra due uomini, ben costruita ma si capisce poco dove vuole andare a parare (6/8, voto 7).
- Il Cile – “Le parole non servono più” (autori: Cilembrini, Presentini): mi lascia perplesso, gesti da rapper ma canzone tradizionalista e monotona (4/8, voto 6).
- Irene Ghiotto – “Baciami?” (autori: Ghiotto, Carcani): lei non spicca anche se è brava, il brano non male (6/8, voto 7+).
- Blastema – “Dietro l’intima ragione” (autori: Casadei, Gambi, Nanni): grande energia, un gruppo di carattere che potrebbe aver successo anche se la voce del cantante non ha gran personalità (7/8, voto 9).