Festival di Sanremo: seconda serata 13/2/2013

Questa sera c’è stata una doppia gara: gli altri 7 cantanti/gruppi famosi hanno presentato i propri 14 brani e si sono esibiti anche i primi quattro giovani, dei quali due sono stati promossi alla finale che si svolgerà venerdì sera in cui sarò decretata la nuova proposta vincitrice.

 
Stasera la serata è stata aperta da Beppe Fiorello nei panni (è proprio il caso di dirlo visto che indossava la giacca originale di Sanremo) di Domenico Modugno, raccontando la genesi di “Nel blu dipinto di blu”. Sempre lui ha chiuso la serata cantando “Vecchio frack”.
Ospite femminile di tutta la sera la bella israeliana Bar Rafaeli.
Ospite canora Carla Bruni il cui maggior pregio è stato quello di saper scherzare, anche musicalmente, con Luciana Litizzetto. Ospite canoro dalle qualità esaltate e, secondo me, ipervalutate, l’israeliano Asaf Avidan, accordato al Festival come un ufo in un branco di pecore.
Due brevi interventi comici sono stati riservati a Neri Marcorè che ha interpretato Alberto Angela, anche con spalla Fabio Fazio nei panni di Piero Angela.
 
 
Veniamo ora alle esibizioni dei famosi:
  1. Modà – “Se si potesse non morire” (autore: Francesco Silvestre): buon testo, inizio dolce, poi cresce, però ci si perde dopo un po’ di ascolto, il finale è debole (3/8, voto 8- ).
  2. Modà – “Come l’acqua dentro il mare” (autore: Francesco Silvestre): testo d’amore che “non può finire, come l’acqua dentro il mare” (5/8, voto 8½).
Max Biaggi ed Eleonora Pedron annunciano la vittoria di “Se si potesse non morire” col 61% dei voti.
  1. Simone Cristicchi – “Mi manchi” (autori: Cristicchi, Di Salvo, Pacco): particolare canzone d’amore, “mi manchi, come al cacio dai maccheroni”, sembra elementare ma in realtà è ben studiata ed articolata, peccato che abbia preso qualche nota non perfettamente (2/8, voto 7).
  2. Simone Cristicchi – “La prima volta (che sono morto)” (autori: Cristicchi, Pari): son rimasto incantato, canzone in pieno stile Cristicchi (6/8, voto 9½).
Jessica Rossi annuncia la vittoria di “La prima volta (che sono morto)” col 56% dei voti.
  1. Malika Ayane – “Niente” (autore: Giuliano Sangiorgi): brano un po’ monotono sia nella musica che nelle parole (3/8, voto 6+).
  2. Malika Ayane – “E se poi” (autore: Giuliano Sangiorgi): non entusiasmante, quasi noioso ma più variato dell’altro brano (5/8, voto 6½).
Neri MArcorè, nei panni di Alberto Angela, annuncia la vittoria di “E se poi” col 54% dei voti.
  1. Almamegretta – “Mamma non lo sa” (autori: Della Volpe, Polcani, Tesone): testo interessante anche se poco vario (3/8, voto 7).
  2. Almamegretta – “Onda che vai” (autori: Federico e Domenico Zampaglione): crea un’atmosfera particolare, ma lì finisce (5/4, voto 7½).
Filippa Lagerback annuncia la vittoria di “Mamma non lo sa” col 52% dei voti.
  1. Max Gazzè – “I tuoi maledettissimi impegni” (autori: Francesco e Max Gazzè, Buzzanca): niente di eccezionale, sa di già sentito (2/8, voto 8).
  2. Max Gazzè – “Sotto casa”(autori: Francesco e Max Gazzè, De Benedittis): energica e dal testo ben studiato (6/8, voto 9+).
Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Ilaria Salvatori annunciano la vittoria di “Sotto casa” col 77% dei voti.
  1. Annalisa – “Scintille” (autori: Faini, Galbiati): gran ritmo ed allegria, coinvolgente (5/8, voto 9).
  2. Annalisa – “Non so ballare” (autore: Ermal Meta): magico ma sempre uguale, alla fine risulta monotono (3/8, voto 8+).
Carlo Cracco annuncia la vittoria di “Scintille” col 55% dei voti.
  1. Elio e le Storie Tese  – “Dannati forever” (autori: Belisari, Conforti, Civasoni, Fasani): per come è scritta domani la canteranno tutti (4/4, voto 10).
  2. Elio e le Storie Tese  – “La canzone mononota” (autori: Belisari, Conforti, Civasoni, Fasani ): grande virtuosismo e dimostrazione di cultura musicale sul concetto della canzone su una nota sola, di certo non monotona; solo un piccolo appunto: nella canzone si citano vari esempi di brani analoghi nella musica ma non l’esempio perfetto che io personalmente, col quintetto “Viva la musica”, canto da tempo ossia la fuga parlata “Parade”, scritta a tre parti su una nota sola da Lawrence Eismai, docente al Queens college di New York (4/4, voto 10+).
Roberto Giacobbo annuncia la vittoria di “La canzone mononota” coll’81% dei voti.
 
 
Ed ora le esibizioni dei giovani:
  1. Renzo Rubino – “Il postino (amami uomo)” (autori: Rubino, Rodini): canzone sull’amore tra due uomini, ben costruita ma si capisce poco dove vuole andare a parare (6/8, voto 7).
  2. Il Cile – “Le parole non servono più” (autori: Cilembrini, Presentini): mi lascia perplesso, gesti da rapper ma canzone tradizionalista e monotona (4/8, voto  6).
  3. Irene Ghiotto – “Baciami?” (autori: Ghiotto, Carcani): lei non spicca anche se è brava, il brano non male (6/8, voto 7+).
  4. Blastema – “Dietro l’intima ragione” (autori: Casadei, Gambi, Nanni): grande energia, un gruppo di carattere che potrebbe aver successo anche se la voce del cantante non ha gran personalità (7/8, voto 9).
 
Al termine delle operazioni di voto sono risultati passare alla finale di Venerdì sera Renzo Rubino e Blastema.
Vedremo come saranno gli altri quattro giovani.
 
 
Bella serata, canzoni all’altezza delle aspettative (a parte quelle dei giovani che, escluso i Blastema, sono stati molto conservatori e di scarso livello qualitativo).
 
 
A presto, Igor

Pubblicato da igorfree

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