Festival di Sanremo: quarta serata 15/2/2013

Purtroppo della terza serata ho potuto vedere solo l’inizio, avevo programmato la registrazione ma dopo un po’ si è bloccata. Magari dopo aver dormito me la andrò a vedere in rete; era mia intenzione farlo oggi pomeriggio ma poi non ho avuto tempo perché ho dovuto pensare alle pratiche di iscrizione al festival dove andremo a cantare (ancora non so se col quintetto o col coro): l’Alta Pusteria International Choir Festival.
 
Della terza serata posso dire che son state televotate le 14 canzoni in gara ed è stata pubblicata la classifica parziale che in finale peserà per il 25%, stesso peso avrà il televoto di domani sera (o dovrei dire stasera data l’ora) che si sommerà anche alla votazione della giuria di qualità composta da Nicola Piovani (presidente), Eleonora Abbagnato, Stefano Bartezzaghi, Cecilia Chailly, Serena Dandini, Claudio Coccoluto, Rita Marcotulli, Paolo Giordano, Neri Marcore (oggi sostituto di Carlo Verdone, a casa col mal di denti, che domani sarà sostituito da Beppe Fiorello) e Nicoletta Mantovani.
 
 
La quarta serata è stata dedicata alle canzoni sanremesi del passato ricantate e (purtroppo) solo qualche volta reinterpretate dai cantanti e gruppi in gara.
Inoltre è stata la finale della gara dei giovani con l’assegnazione dei premi e l’elezione del vincitore.
 
Luciana Litizzetto, vestita come Nilla Pizzi di metà ‘900, ha aperto la serata ironizzando sulle canzoni malinconiche che venivano presentate al Festival negli anni ’50. A metà serata si è vestita, invece, da Caterina Caselli, con tanto di caschetto d’oro!
 
A metà serata è stata inaugurata la statua in ricordo di Mike Bongiorno.
 
Ospiti di stasera i disastrosi ma molto ironici presentatori del 39° Festival (1989): Rosita Celentano, Paola Dominguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi.
A fine serata il corvo Rockfeller.
 
Stasera il premio “Città di Sanremo” è stato consegnato a Pippo Baudo che ha giocato con le battute della Litizzetto.
 
Primo ospite musicale è stato Stefano Bollani che ha dimostrato tutta la sua abilità musicale ed il suo virtuosismo improvvisando su canzoni scelte dal pubblico.
Secondo ospite Caetano Veloso che dopo aver cantato da solo ha anche cantato, accompagnato da Bollani, “Come prima”.
 
 
Veniamo ora alle esibizioni dei famosi:
 
Poiché hanno cantato canzoni non proprie non vi farò l’elenco completo, a meno che qualcuno non me lo chieda. Questo perché voglio premiare solo quelli che hanno avuto più coraggio non legandosi all’esibizione “normale” eseguita come l’originale.
 
  • Malika Ayane ha cantato “Cos’hai messo nel caffè” (1969), eseguita dolcemente ed anche ballata da lei e due ragazzi; originale e non facile mentre si canta.
  • Simona Molinari con Peter Cincotti e Franco Cerri ha cantato “Tua” (1959), canzone meravigliosa che ha assunto un tocco magico grazie alla chitarra di Cerri.
  • Maria Nazionale con Mauro Di Domenico ha cantato “Perdere l’amore” (1988), interpretata a ritmo lento di rumba, bella versione e che acuti alla napoletana!
  • Elio e le Storie Tese con Rocco Siffredi ha cantato “Con un bacio piccolissimo” (1964), si son nanizzati, piccoli loro e piccolissimi gli strumenti “giocattolo” che hanno usato per un’esecuzione perfetta e divertente.
  • Raphael Gualazzi ha cantato “Luce (tramonti a nordest)” (2001), finalmente un po’ di coraggio, cimentarsi su una canzone particolare come questa e pure recente non è facile; l’ha trasformata in un brano jazz totalmente diverso dall’originale, complimenti!
  • Almamegretta (senza cantante che per motivi religiosi oggi non poteva lavorare) con James Senese, Marcello Coleman, Clementino e DJ Albino D’Amato hanno reinterpretato “Il ragazzo della via Gluck” (1966) mixando insieme diversi generi musicali.
 
Arriviamo ora alla finale delle nuove proposte:
  1. Antonio Maggio – “Mi servirebbe sapere” (autore: Antonio Maggio): bravo, canta bene, ha presenza sul palco, interpreta anche col corpo il brano cantato, simpatico lui e la canzone scanzonata che ha scritto; avrà successo. (voto 9½).
  2. Ilaria Porceddu – “In equilibrio” (autori: Porceddu, Fontana, Ferrari): brano interessante ma testo poco immediato, specie il ritornello in sardo, lei brava interprete. (voto 9).
  3. Blastema – “Dietro l’intima ragione” (autori: Casadei, Gambi, Nanni): bravi e professionali ma non è il mio genere (voto 9-).
  4. Renzo Rubino – “Il postino (amami uomo)” (autori: Rubino, Rodini): brano ben costruito, il testo un po’ ripetitivo (voto 8).
 
Il premio della critica “Mia Martini”, assegnato dalla sala stampa, è andato a Renzo Rubino.
 
Il vincitore della sezione giovani (28% televoto, 36% totale) e del premio Luzzati è stato Antonio Maggio.
Seconda si è classificata Ilaria Porceddu (30% televoto, 27% totale), terzo Renzo Rubino (30% televoto, 19% totale) e quarti Blastema (12% televoto, 18% totale).
Dalle percentuali si capisce che la giuria di qualità ha premiato Antonio Maggio ed i Blastema (poco compresi dai televotanti), penalizzando gli altri due. Renzo Rubino, invece, per me è sopravvalutato.
 
 
A presto, Igor

Pubblicato da igorfree

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